+39.06.58334070

EDIFICIO DELL’ANAGRAFE NELLA CITTADELLA DELLA GIUSTIZIA | 2007 Madrid – Spain

L’ edificio dell’Anagrafe contiene tutti i dati e le informazioni relative alle identità collettiva e individuale degli abitanti di Madrid. E l’edificio nel quale i cittadini registreranno le nascite de propri figli, la morte delle persone care, nella quale riceveranno i documenti relativi alla propria identità e cittadinanza e dove alcuni di loro si sposeranno. Sono atti della vita quotidiana di una comunità che possono essere considerati mera burocrazia, ma che hanno in realtà una significativa connessione con eventi rilevanti della vita di ogni individuo. Per questo motivo, l’edificio destinato a custodire la memoria dell’identità personale può esprimere in modo significativo la connessione fra individuo ed istituzione, diminuendo l’ idea opaca di una burocrazia impenetrabile per favorire piuttosto una diversa connessione di questo rapporto, in cui la trasparenza dei processi istituzionali e l’identificazione individual-colettiva con lo Stato siano il fondamento sul quale reinventare l’ immagine dell’ edificio. Nel piano di vetro della facciata se dispongono pellicole fotocromatiche riflettenti di dimensioni 30x50cm, disposte a diverse altezze, che hanno la funzione di schermare y raggi del sole. L’ intensità della luce ed il colore di questi specchi varia secondo le condizioni metereologiche del momento. Queste incrostazioni di specchio sono disposte in modo da materializzare lo spessore tra i vetri proiettando immagini a diverse profondità. Lungo tutto il perimetro esterno corre una terza linea di filtro della luce costituita da un sistema di pannelli di tela bianca leggera. Questi pannelli di tela definiscono anche lo spazio delle circolazioni ristrette e la flessibilità della privacy dello spazio di lavoro. Grazie alla proprietà forocromatica la facciata cambia durante il corso della giornata e per l’intermittenza spaziale e temporale degli specchi, la visuale dell’orizzonte è sempre libera. La disposizione verticale ed orizzontale degli specchi è pensata in rapporto alle misure del corpo umano: gli specchi più bassi sono destinati a specchiare le immagini del corpo delle persone mentre quelli all’ altezza di 1,70 a riflettere i loro volti, come se i ritratti di tutti i cittadini avessero una galleria virtuale dentro all’ edificio. Dall’interno le immagini riflesse dei cittadini fluttuano nello skyline della città; dall’ esterno la identità di ognuno di loro rimane nascosta dal riflesso dal paesaggio sia esso cielo, albero o città.

Concorso Internazionale
area: 14.000 mq

Progetto: Laura Peretti e Stefano Ghiretti

background